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L’istante creativo. Appunti di scrittura creativa #1

L’istante creativo è il momento di apparente immobilità che precede l’azione. È in quel momento che l’attore esercita la sua energia: ovvero la capacità di compiere l’azione stessa.

Nell’apparente immobilità l’azione viene pensata/agita con tutto il corpo, (visibile/invisibile). I muscoli e il cervello sono già in tensione, nella pre-recitazione o predigra (ouverture, preludio) per Vsevolod Ėmil’evič Mejerchol’d (1874-1940) con un focus ben preciso e poi, come una molla, sono pronti a scattare. 

Philippine Bausch detta Pina coreografa, ballerina e insegnante tedesca, affermava che il danzatore deve saper danzare seduto, apparentemente immobile su una sedia. Quando il corpo (l’esterno) non si muove, si deve muovere ciò che non si vede: il non corporeo (l’invisibile) quindi il pensiero e la mente.

L’istante creativo può essere spiegato con l’immagine del cigno che scivola sull’acqua. È apparentemente immobile, si muove senza alcuna fatica, ma le sue zampe immerse nell’acqua nuotano senza sosta.

attore e personaggio

Trovo un’interessante similitudine tra recitazione e scrittura e le loro figure principali

L’attore ha il suo primo spettatore nel regista. Il personaggio ha il suo primo lettore nello scrittore.
L’attore deve saper inventare partendo da un “come se”. Lo scrittore deve saper inventare una narrazione partendo da un “cosa succederebbe se”.

Entrambi devono sapere cosa vogliono comunicare. Come vogliono farlo. Sono aspetti fondamentali sia della recitazione, sia della scrittura creativa, e rientrano nel grande contenitore di simboli che è la comunicazione. Inutile che l’attore studi la postura del suo personaggio se non ne ha fatto prima un’analisi psicologica. Inutile mettersi a scrivere un capitolo, procedere nella narrazione se non si hanno le idee chiare, se non si sa dove si vuole andare a parare.

I rischi sono due, nel caso dello scrittore. Uno è quello di ottenere un eccellente lavoro estetico, senza né capo né coda, l’altro è quello di alimentare un dilemma su come continuare, chiamato “blocco dello scrittore”.

Il blocco dello scrittore, il più delle volte, viene interpretato come un impasse creativo ma talvolta è solo strutturale.

Lo scrittore deve esercitare il suo potenziale attivando il pensiero creativo ancor prima di iniziare a scrivere.
La struttura di un’opera, di un capitolo, di una frase e la scelta stessa di ogni singola parola non possono prescindere da un pensiero creativo/costruttivo. A differenza dell’attore che ha il supporto di copione, regista, scenografo, datore luci, ecc. l’autore è solo a costruire la scena.

Danzare nel corpo, prima che col corpo

Luisella_pescatori

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