Sei cerchi tengono l’universo in equilibrio e ci danno un’illusione di salvezza. Al centro vi è la Terra che riceve dai sei cerchi la verdeggiante freschezza vitale. Noi umani siamo un riflesso della volontà divina e siamo la ricapitolazione della Creazione: l’ultimo anello.
Se non ci fossero i sei cerchi, il firmamento cadrebbe a pezzi, disfacendosi in miliardi di miliardi di schegge. Noi finiremmo per essere impercettibili filamenti di energia spenta
Il Creato e l’umanità sono fatti della stessa materia: polvere. L’uomo che è stato fatto per ultimo, è la sintesi dei poteri e delle proprietà della Creazione. Noi conosciamo istintivamente i limiti della trasgressione. Sappiamo cosa non fare. Ma non ci importa. Noi agiamo per noi.
Il mondo non è stato creato solo per noi.
Lo scopo autentico dell’umanità è di glorificare la Creazione, nel nome del Signore, e questo significa che dobbiamo averne cura.
Per glorificare il Suo Nome, Dio ha creato il mondo. Poi lo ha alimentato col vento, ha collegato l’energia alla volta celeste e ha visto che poteva accendere le stelle. Ha poi riempito il mondo con ogni genere di creatura. Ha messo noi esseri umani in ogni dove e ci ha fatti ministri dell’intera sua Creazione. Ci ha ordinato di prenderci cura della natura, ci ha detto che non potevamo vivere senza il supporto degli elementi naturali. La natura, ci ha detto, non è un accessorio per il nostro trastullo.
Oggi il resto della Creazione grida contro il male e contro la perversità della nostra specie.
Le altre creature obbediscono ai comandamenti di Dio; onorano le sue leggi. Non si lamentano e non protestano come facciamo noi, nel nostro essere umani. Umani? È umano sfidare il Creato? È umano inficiare il progetto di Dio?
Se non ci fossero i sei cerchi, il firmamento cadrebbe a pezzi, disfacendosi in miliardi di miliardi di schegge. Noi ci disperderemmo
Noi siamo corpo e anima e il corpo e l’anima non sono altro che un microcosmo che replica, in miniatura, il progetto divino e il mondo naturale. L’uomo è il microcosmo al centro della Creazione, con la quale condivide un rapporto speciale.
Le anime sono tessuti incorporei che stanno appesi, nell’anti-tempo, come sullo stenditoio circolare di un tintore. Non stanno ferme, si muovono, alcune sono spente ma altre, luminescenti, riflettono le fiamme del firmamento.
Quelle buie, scarto di polvere e di malvagità, sono disattivate, sono quelle che si sono corrotte sulla Terra si sono fatte difettose e quindi non scenderanno più sulla terra, vengono scartate dal ciclo vitale.
Sono le anime perse. Alla fine del giro, la Terra le inghiottirà e queste non sapranno mai della vera Bellezza concepita da Dio; saranno una massa dura chiusa nelle caverne dell’orrore.
Le altre, quelle tenute nella virtù, hanno la colorazione azzurra del guado[1] e torneranno nel circolo dell’Eterno. Hanno il profumo del cielo, dell’acqua nanfa[2] e del gelsomino[3], come gli Angeli. Torneranno redente, più luminose che mai.
Mi chiedete come so queste cose. È l’ispirazione divina a diluire sapere nella dottrina della mia anima, goccia dopo goccia, mi riempie di una pioggia soave.
Vanix
Note a piè di pagina.
[1] Pianta per tinture, colorate soprattutto azzurro. Molto usata nel Medioevo
[2] Neroli o estratto fiori d’arancio
[3] Profumo preferito degli Angeli